Il Parco Nazionale della Sila
Istituito nel 2003
Il Parco Nazionale della Sila è stato istituito nel 2003 a tutela aree di rilevante interesse ambientale, in Sila Piccola, Sila Grande e Sila Greca, per complessivi 73.695 ettari. Il Parco comprende i territori che un tempo erano tutelati dal Parco della Calabria. All'interno dei suoi confini si trovano i lembi di foresta come quella del Gariglione o quella che comprende i Giganti di Fallistro, una cinquantina di alberi colossali di pino laricio e acero, alcuni dei quali raggiungono i quaranti metri d'altezza ed i due metri di diametro del tronco.
Nel parco vive la fauna tipica dell'Appennino, con la presenza di grandi predatori, come il lupo ed il gatto selvatico. In Sila proprio per favorire la presenza del lupo, è stato avviato il ripopolamento del capriolo e del cervo. Le altre specie comuni nel parco sono la volpe, il tasso, la puzzola, la martora, il ghiro, la faina, la donnola e la lepre. La ricca vegetazione del parco è costituita dal pino laricio, essenza resinosa caratteristica della Calabria, che nelle vallate più fredde viene sostituito dal faggio. Sono presenti altre latifoglie, come il cerro, l'acero di monte, il pioppo tremolo, l'ontano nero e altre resinose, quali l'abete bianco. La vegetazione cespugliosa è formata da rovi, lamponi, biancospini, peri, meli selvatici, rosa canina, rosa viscosa, ginestre. Tra la vegetazione erbacea si ricordano: giglio rosso, viole, gerani selvatici, orchidee, primule, ranuncoli, muscari, anemoni, mente , origano e ciclamino.
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